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Se a qualcuno è stato consegnato del denaro o altri beni materiali per custodirli o depositarli, per poi riconsegnarli al legittimo proprietario, ma la persona che li deve custodire decide di non restituirli più, allora, commette un reato di appropriazione indebita. Questo significa che la persona che ha in custodia quei beni si appropria, senza averne diritto, di qualcosa che non gli appartiene e che deve ritornare al suo legittimo proprietario. Si tratta di un reato punibile penalmente e che, quindi, richiede l’assistenza legale da parte di un bravo avvocato penalista che sappia come affrontare la situazione e le diverse circostanze che la caratterizzano.

- Quale comportamento vale il crimine di appropriazione indebita?

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L’atto che viene punito, nell’ambito del reato di appropriazione indebita, è quello di disporre di ciò che è stato consegnato come se fosse una cosa propria. Ciò può essere fatto tramite atti dispositivi o negando di aver ricevuto qualcosa.

Nel primo caso, non è possibile punire qualcuno per appropriazione indebita di qualcosa per averla usata, in quanto devono esistere atti reali di appropriazione, come tenere qualcosa fingendo di esserne il proprietario o spenderlo nel caso di denaro.

Nel secondo caso, invece, vi è la negazione di aver ricevuto qualcosa o l’affermazione di averla già restituita, ma non è così. È in questi casi che si presume ci sia stata un’appropriazione indebita. Ciò significa che, una volta accertata l’affermazione o il rifiuto, sarà immediatamente compreso che vi è stata un’appropriazione indebita, che sarà punita penalmente.

Può anche capitare che una persona riconosca di non dover restituire niente, in quanto ritiene di avere dei diritti su quella cosa, ma l’importante rimane sempre l’esistenza di una volontà di mantenere la cosa come proprietario e per profitto.

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Riportare la cosa dopo l’appropriazione non implica che tale condotta non è punibile, se è provato che vi era l’intenzione iniziale di tenerla e il reato è già stato consumato, cioè se ciò che era stato consegnato è già stato usato, in un certo modo, dalla persona. L’unica differenza è che la restituzione può comportare una riduzione di pena.

- Esempi di appropriazione indebita.

Un caso particolare di appropriazione indebita è quella relativa alla ‘cosa perduta’, per comprendere la quale è necessario fare una distinzione tra l’appropriazione della cosa perduta senza il proprietario e l’appropriazione della cosa perduta con il proprietario. Se nel primo caso ci si trova di fronte ad una situazione di occupazione di beni mobili, che non è punibile dalla legge penale, nel secondo caso l’esistenza di un proprietario presuppone la punibilità, in quanto viene dimostrato che la persona si appropria della cosa perduta pur sapendo che essa ha un proprietario.

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Può succedere anche che qualcuno invii per errore ad un’altra persona del denaro o un altro bene, ma in questo caso c’è l’appropriazione indebita se la persona che ha ricevuto questo nega di averlo ricevuto e non procede alla restituzione, soprattutto se si tratta di beni di un certo valore.

Per essere punibile penalmente, questo comportamento deve dimostrare l’errore nella ricezione della quantità, nel senso che al destinatario non interessa tale proprietà, ma c’è il rifiuto di ritorno, il che significa che la persona deve essere consapevole di averla ricevuta e si è rifiutata di restituirla.

Questo comportamento è una forma di appropriazione indebita di denaro o di altri beni mobili che, in questo caso, vengono consegnati per errore. 

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-Analisi del reato di appropriazione indebita.

Affinchè sussista il reato di appropriazione indebita, devono verificarsi delle situazioni fondamentali: un possesso iniziale, regolare o legittimo, da parte del soggetto attivo, di denaro o di qualsiasi altra proprietà mobile; l’acquisizione di tale possesso implica l’obbligo di consegnare o restituire la cosa o il denaro; il soggetto attivo infrange la fiducia o la lealtà dovuta, per mezzo di un atto illecito; la coscienza dell’agente e la volontà di disporre della cosa come propria o di utilizzarla in un modo diverso da quello concordato, determinante per il danno dell’altro.

Bisogna considerare le due diverse fasi del reato di appropriazione indebita, ossia la prima di regolarità legale, che è quella del possesso legittimo della cosa, e la seconda, in cui questa situazione di legittimità diventa illegittima a causa dell’uso “ingiustificato” che gli viene attribuito da chi lo detiene.

-Come difendersi dal reato di appropriazione indebita.

Se si stanno affrontando accuse di appropriazione indebita, è importante ottenere l’aiuto dell’avvocato penalista esperto in appropriazione indebita al più presto possibile, in modo che egli possa rappresentare al meglio il suo cliente e proteggere i suoi diritti. Ad esempio, ogni tentativo di restituire le proprietà tolte, prima di essere catturato, può essere visto come una circostanza attenuante per il giudice.

Molte, infatti, possono essere le possibili difese legali, ma la difesa più comune è che l’avvocato può puntare sul fatto che il proprio cliente ha agito in buona fede, in accordo con i desideri del proprietario.